La fototerapia LED o terapia fotodinamica è una tecnica di trattamento medico a bassi
livelli
d’incidenza di energia luminosa LED a specifiche lunghezze d’onda (830 nm, 633 nm, 415 nm), con la finalità
di
ottenere un effetto clinico ma non chirurgico nel tessuto bersaglio.
Viene utilizzata per trattare neoformazioni cutanee tumorali (epiteliomi, cheratosi attiniche),
acne,
fotoringiovanimento.
La fototerapia LED o terapia fotodinamica viene applicata e lasciata in impacco per un
tempo
variabile (2-12h) una crema fotosensibilizzante che viene assorbita solo dalle cellule bersaglio e le rende
sensibili alla luce. Poi viene irradiata la parte con una luce rossa e/o blu. Il grosso vantaggio è la
selettività del trattamento che colpisce solo le cellule malate lasciando intatte quelle sane. Il numero e
la
durata delle sedute sono variabili in base alla patologia trattata ed alla sede.
La zona trattata apparirà infiammata con rossore, gonfiore e sensazione di bruciore per alcuni giorni
(massimo
una settimana), può seguire una desquamazione. È importante l’applicazione di creme lenitive e di
fotoprotezione.
Per il trattamento della cheratosi attinica, patologia della pelle legata all’esposizione
solare recentemente inclusa dal Ministero della Salute tra i tumori della pelle, si esegue anche la
fotodinamica in day-light (DL- PDT, daylight photodynamic therapy), ovvero la terapia
fotodinamica che utilizza la luce del sole come sorgente luminosa.
L’impiego di luce artificiale ad una specifica lunghezza d’onda attiva la sostanza, determinando la morte
selettiva delle cellule tumorali. È una terapia molto efficace che oltre ad avere una percentuale di
risposta
elevata dà un buon risultato cosmetico. Diversi studi dimostrano come la terapia fotodinamica porti ad una
remissione delle cheratosi attiniche con una risposta completa delle lesioni del 70 – 90% a 3 mesi.
La fototerapia LED o terapia fotodinamica in day-light ha dimostrato una risposta analoga
alla
terapia fotodinamica convenzionale, tra l’89,2% e il 92% dei casi, ed è stata associata ad una riduzione
significativa dell’intensità degli eventi avversi rispetto alla terapia tradizionale. Può essere effettuata
sia
in condizioni di tempo soleggiato che nuvoloso, ma non quando piove.